Fanno notare il gran numero di visite allo stand dell’editore fascista.
“Ecco cosa ha ottenuto Zerocalcare”, dicono.
Però…
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Zero visite al firmacopie di Zerocalcare. Perché non c’era. Gente che sarebbe andata alla fiera per lui non si è vista. Ecco cos’ha ottenuto.
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Zerocalcare non è andato alla fiera per essere a posto con se stesso, non solo per ottenere un risultato. So che è difficile da capire per alcuni, ma c’è chi agisce anche per non essere complice.


@ideeperscrittori da persona che attività sociale sul suo territorio ne fa e vorrebbe fare di più, mi permetto di segnalare che qui stiamo girando attorno al problema con una retorica capziosa: da un lato non ci sono prove della causazione fra il boicottaggio di Zerocalcare e il presunto exploit dei fascisti, dall’altro lato la coerenza personale è il livello minimo da cui partite, non certo un successo in sé e per sé – e qui non possiamo più accontentarci dei livelli minimi…
@attualita
@cretinodicrescenzago @attualita semplicemente la coerenza personale conta, la passione conta, poter esprimere il proprio modo di essere conta. Intendeva questo l’anarchica Emma Goldman quando diceva: “Se non posso ballare, non è la mia rivoluzione”. Non ci annulliamo nelle cause. Se la politica non mi scaldasse il cuore, la evitere. Di una cosa sono certo: tutti i diritti conquistati sono stati ottenuti da persone che, in primo luogo, erano mosse da una passione che le rendeva felici
@cretinodicrescenzago @attualita Ti faccio un esempio diverso. Una persona può ribellarsi a un’oppressione anche quando sa di avere possibilità di vittoria quasi inesistenti. Lo fa anche perché in quel momento si sente libera; il solo fatto di ribellarsi le scalda il cuore. E questo conta… Non è retorica. La politica non è fatta di santi. È fatta da persone che sono felici nel farla…
@ideeperscrittori senza offesa, ma questa posizione è sostanzialmente una prospettiva individualista per cui non importa la ricaduta reale di ciò che si sta facendo, basta che lo si faccia in buona fede - ed è esattamente l’atteggiamento perbenista di tutte quelle persone grossomodo benestanti e pseudo-progressiste convinte di cambiare il mondo a furia di gesti simbolici fatti col sorriso sulle labbra. Questa non è azione sociale sulle condizioni materiali, è una penitenza cattolica. @attualita
@cretinodicrescenzago @attualita “Tutto conta, basta che lo si faccia in buona fede” distorce un po’ quello che ho scritto. Un po’ tanto
@cretinodicrescenzago @attualita Penso esattamente il contrario. La vera penitenza cattolica è “individuo che si annulla nella causa”…