• Elena Brescacin@poliversity.it
      link
      fedilink
      arrow-up
      1
      ·
      1 day ago

      @mau @game @aitech Il trucchetto di ripetere una parola sbagliata (o diversa) dalla risposta giusta per confonderti la testa, era il trucco che aveva usato la lega nord di Umberto Bossi quando diceva “padania”. Quanto andava avanti? Alla fine in tanti, previsioni meteo comprese, ripetevano padania al posto di pianura padana.

        • Elena Brescacin@poliversity.it
          link
          fedilink
          arrow-up
          1
          ·
          1 day ago

          @mau @game @aitech Già, è così…
          Sul gioco degli alberi, pianta-frutto, ha risposto “il fico”. Su quella dell’uovo, ha risposto albume. Dicendo pure “non casco nel tranello del tuorlo!”
          Qualche ignorantone potrebbe dire “la macchina è più intelligente di me”; in realtà è semplicemente uno stra-dannato modello che becca i pattern dall’Internet.

          • .mau.@poliversity.itOP
            link
            fedilink
            arrow-up
            1
            ·
            18 hours ago

            @elettrona @game @aitech infatti non si può sperare che un LLM non sappia risolvere questo indovinello. FORSE se si fa la domanda “come si chiama il giallo dell’uovo?” la risposta potrebbe essere *albume"…

            • Elena Brescacin@poliversity.it
              link
              fedilink
              arrow-up
              1
              ·
              18 hours ago

              @mau @game @aitech Però gli anagrammi fatti bene, non li fa. Per esempio “matteo salvini” —> “vi metto l’ansia” o “dargen d’amico” —> “mendica droga” quelli non li fa. Neanche se li istruisci dandogli i trucchi usati dall’anagrammista umano. Scegli una parola chiave contenuta nella frase originale, poi cerca di costruire una frase di senso compiuto collegata alla prima.
              Neanche una roba banale tipo “chi vuole —> culo e HIV?” riesce a fare!

              • .mau.@poliversity.itOP
                link
                fedilink
                arrow-up
                1
                ·
                18 hours ago

                @elettrona @game @aitech guardalo da un punto di vista statistico: non trovi occorrenze delle frasi in rete, testi come “vi metto l’ansia”, anche se per noi comprensibili, non sono così comuni e in più c’è l’apostrofo che rompe le palle. È come giudicare un pesce da come sa arrampicarsi (esempio di Alberto Romero, ne parlerò lunedì prossimo).
                Controprova: prova a chiedere un anagramma di “bibliotecario”.

                • Elena Brescacin@poliversity.it
                  link
                  fedilink
                  arrow-up
                  1
                  ·
                  edit-2
                  17 hours ago

                  @mau @game @aitech Con “bibliotecario” non mi trova “beato coi libri”
                  Ma abbiamo anche “piero angela -> genial opera”, “carlo calenda -> cacarellando”, “carlo giovanardi -> la droga ci rovina, la rogna ci divora, ricordo la vagina”.
                  Poi l’ultimo in ordine… “AI slop in parole. Poi?” —> “Pierpaolo Pasolini”.
                  Generatori di anagrammi esistono dalla notte dei tempi sui computer, però mai e poi mai potranno sostituire un appassionato.

                  Errata PORRIDGE, era il contrario:
                  “Pierpaolo Pasolini —> poi? Parole in AI slop”